Dipenderà dalla capacità amministrativa che le regioni sapranno mettere in campo buona parte del successo dei piani di spesa del nostro Paese nel nuovo ciclo di programmazione 2021-27. Con questa consapevolezza la Fondazione Ifel Campania ha organizzato lo scorso 6 dicembre a Pietrarsa una giornata di dibattiti sul tema dei fondi europei riuscendo a mettere al tavolo in tre distinti momenti di confronto esperti di politica di coesione, rappresentanti del mondo produttivo e figure di spicco delle istituzioni europee, nazionali e regionali. E lo ha fatto a due anni dall’avvio del nuova programmazione per fare un punto della situazione su quanto prodotto in questi anni sul territorio ma anche e soprattutto per aprire un dibattito su ciò che occorrerà fare, e bene, negli anni che verranno.
A spiegarne più dettagliatamente le motivazioni è, nel corso del dibattito, il direttore della Fondazione Pasquale Granata: “Abbiamo voluto fortemente questa iniziativa che poteva sembrare quantomeno intempestiva rispetto alla scadenza del target – dice Granata – perché in questi giorni cade il terzo anniversario di una scelta che il presidente De Luca fece tre anni fa, quella cioè di affidare, con una decisione che allora sembrò a qualche commentatore a metà fra il temerario e il folle, l’assistenza tecnica del programma più consistente, il Fesr 2014/20, a qualche mese dalla scadenza ad una struttura in house come Ifel Campania”. Una scelta che si rivelò azzeccata, tanto che furono centrati tutti gli obiettivi di spesa, e che dimostrò l’importanza per l’ente regionale di avere a supporto una valida struttura di assistenza tecnica. Dopo tre anni “abbiamo voluto ricordare quella scelta – dice ancora il direttore di Ifel Campania – e l’abbiamo voluto fare parlando della nuova programmazione per due motivi: uno perché siamo ambiziosi e quindi ci candidiamo ad avere un ruolo importante se non decisivo anche sul nuovo ciclo di programmazione e poi perché il tema della capacità amministrativa sarà ancor più centrale nel prossimo ciclo di programmazione”.
Il problema del rinnovamento della pubblica amministrazione è già ben noto alla Regione Campania che non a caso ha avviato, con la presidenza De Luca, un imponente ‘Piano per il lavoro nella PA’. Granata però spinge le istituzioni a fare un scatto in avanti.
“Di tutti questi ragazzi – dice facendo riferimento ai consulenti Ifel che gli siedono nelle poltroncine di fronte al tavolo dei relatori – vi do qualche dato: età media 35 anni, il 64% donne, il 97% laureati. Ragazzi che quotidianamente sono sul pezzo e che rappresentano la vera ossatura della capacità amministrativa della Regione. Credo che la sfida che abbiamo nei prossimi anni sia quella di riuscire a internalizzare queste competenze. Se le pubbliche amministrazioni riusciranno a farlo penso che una buona parte del problema della capacità amministrativa sarà risolta”.
Da Poliorama del 16 gennaio 2019