di Lucia Serino
Sul tema dei rifiuti e sulle normative della tariffazione si è svolto un seminario che ha visto la partecipazione anche della Fondazione IFEL Campania. «Tutti “i pacchetti” normativi, dalle direttive europee alle leggi regionali, hanno un comune denominatore e cioè quello di una nuova cultura della sostenibilità», ha detto nel suo intervento Annapaola Voto, direttore generale di IFEL Campania. «Riciclare, recuperare, smaltire: il processo dell’economia circolare non è solo una necessità ma un nuovo modello sociale al quale siamo chiamati tutti, come istituzioni, come amministratori, come cittadini. I milestones europei sono stringenti per quanto riguarda la riduzione dei rifiuti in discarica e dobbiamo velocemente procedere in questa direzione». Voto ha fatto il punto sull’architettura normativa delle leggi regionali che affidano compiti ben precisi alle istituzioni (alle Regioni il compito, tra i fondamentali, di delimitare gli Ato, la disciplina degli impianti, la loro localizzazione, i piani di gestione, i pef). «Una materia complessa rispetto alla quale IFEL Campania svolge una delicata funzione di acceleratore di procedure, di supporto specialistico. Una funzione che mi sento di garantire, per le competenze professionali di cui dispone la Fondazione, a favore di tutta la catena di valore istituzionale interessata alla gestione dei rifiuti e di tutte le matrici del quadro ambientale, anche per una adeguata formazione delle persone chiamate ad occuparsene negli enti locali». L’incontro inserito nell’intenso programma del “Green Med” è stato moderato dalla giornalista Rai Francesca Ghidini e ha visto la partecipazione di Carlo Marino, Presidente dell’Anci Campania, Stefano Baldoni, vicepresidente Anutel, Lorenzo Bardelli, direttore divisione ambiente dell’Arera, Vito Belladonna, responsabile tecnico scientifico Rifiuti Anea, che ha portato l’esperienza degli Atersis dell’Emilia-Romagna, Simona Fontana, direttore generale del Conai e Francesco Iacotucci, di Anci.