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La Bandiera Blu per il Litorale Domitio: un esempio di eccellenza ambientale

di Rosario Salvatore

Bandiera blu. Progetto concluso. Risultato ottenuto.

L’assegnazione della Bandiera Blu a una delle spiagge del litorale Domitio sembrava un traguardo tanto lontano da apparire irrealizzabile. Invece, nel 2024, il comune di Cellole è stato insignito del riconoscimento, un sogno diventato realtà anche grazie all’attuazione di importanti interventi infrastrutturali sul miglioramento delle reti fognarie, nella gestione delle acque reflue e sul potenziamento dei depuratori. Un riconoscimento importante, potenzialmente in grado di dare slancio a una ulteriore crescita del turismo e dell’economia locale.

Il programma internazionale Bandiera Blu è un riconoscimento prestigioso, che attesta la qualità ambientale e la gestione sostenibile delle località rivierasche. Nato prima a livello europeo, e oggi esteso a ben 48 Paesi nel mondo, ha il supporto di due agenzie ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo), con cui la FEE (Foundation for Environmental Education) ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale.

I criteri del Programma sono aggiornati anno dopo anno, per far in modo che il Comune già “vincitore” non arresti l’opera di miglioramento, ma continui a sostenere la qualità ambientale, la gestione sostenibile e la salvaguardia del territorio. Nel corso dell’intera stagione estiva, infatti, sono previste verifiche periodiche, per assicurare che le località continuino a rispettare, anche migliorandoli, i requisiti di conformità ai criteri del Programma. La qualità delle acque rappresenta, quindi, la chiave di volta attorno a cui è costruito l’intero Programma: solo le località le cui acque risultino impeccabili possono presentare domanda, e accedere alle fasi in cui vengono prese in considerazione anche la gestione dei rifiuti, la sicurezza e i servizi e i programmi di educazione ambientale.

Si tratta di un risultato straordinario, che restituisce giustizia a uno dei luoghi più belli della Campania. Posti che in anni meno recenti avevano rappresentato l’eccellenza del turismo nostrano, accogliendo ospiti da tutto il mondo. Una bellezza che, però, era stata oggetto di una terribile opera di scempio e di deturpazione criminale, al punto da rendere i nomi di quelle località quasi sinonimo di bruttezza, inciviltà e inquinamento di ogni genere. Oggi, il riconoscimento ottenuto segna un primo passo di un’opera appena iniziata di ricostruzione e rilancio fisico e morale di quei territori.

Questo successo trae origine in tempi più lontani, e ritrova una importante tappa nella scelta della Regione Campania di investire importanti risorse europee – dapprima con il POR Campania FESR 2007-2013 (fase 1) e successivamente col POR Campania FESR 2014-2020 (fase 2) in un complesso intervento integrato – noto come Grande Progetto Bandiera Blu del Litorale Domitio – con l’obiettivo della messa a regime ed efficientamento dei sistemi di depurazione delle acque.

I fondi della Coesione europea hanno, quindi, giocato un ruolo fondamentale contribuendo alla realizzazione di opere infrastrutturali, progetti di riqualificazione ambientale e iniziative di sviluppo sostenibile, difficilmente finanziabili con le sole risorse locali. Nel litorale Domitio, ad esempio, si è investito in infrastrutture per la depurazione delle acque – che prevedono il monitoraggio costante dei livelli di sostanze chimiche inquinanti per prevenire ed evitare contaminazioni – ma anche nella gestione dei rifiuti e nella sicurezza della salute pubblica.

L’area dell’intervento “Bandiera Blu” ricopre quasi un quinto della provincia di Caserta. Un’area caratterizzata da una particolare morfologia, con la presenza di vaste fasce collinari a ridosso della zona balneare, che rende complesso, impattante ed oneroso realizzare una condotta fognaria che confluisca in un unico impianto depurativo. Il progetto “Bandiera Blu” ha messo al centro il problema delle acque inquinate dei fiumi Volturno, Agnena, Savone e Garigliano, e la conseguente ripercussione che questo aveva nelle acque marine, intervenendo nel miglioramento della balneabilità del litorale, attraverso la realizzazione di allacci fognari, depurativi, reflui strettamente connessi a canali e fosse che portano a mare, mediante la realizzazione ex novo di sistemi depurativi delle acque reflue.

Il POR FESR ha supportato, pertanto, la costruzione di nuovi impianti di depurazione, la creazione di percorsi didattici per l’educazione ambientale e l’installazione di sistemi avanzati per la gestione dei rifiuti. Questi contributi non solo hanno migliorato la qualità dell’ambiente costiero, ma hanno anche rafforzato la competitività turistica dell’intero Litorale Domitio. Obiettivo di riflesso del progetto, era infatti quello di migliorare la balneabilità del litorale nell’area tra Mondragone e Sessa, puntando a un incremento dei flussi turistici non solo collegati alle province circostanti, ma nazionali ed internazionali.

Il POR Campania FESR 2014-2020 ha stanziato risorse per circa 70mln/€, per la riqualificazione e potenziamento del sistema fognario dei comuni del Litorale Domitio-Flegreo, nei Comuni di Carinola, Castel Volturno, Cellole, Francolise, Mondragone, Sessa Aurunca, Villa Literno. Un investimento che ha prodotto risultati di rilievo al punto che, il progetto Bandiera Blu del Litorale Domitio, è stato candidato al Regiostars2024, il concorso della Commissione Europea che premia i migliori progetti finanziati dall’UE, che abbiano dimostrato l’impatto e l’inclusività dello sviluppo regionale.

Territori che presentavano profonde lacune nella gestione dei reflui, che contribuivano alla scarsa qualità delle acque del litorale interessato, resa ancora più grave dalla mancata depurazione delle acque del litorale Domitio/Aurunco e dal livello di inquinamento dei fiumi Volturno, Agnena, Savone e Garigliano. Il tutto in presenza di grandi agglomerati urbani in prossimità della costa, con allacci fognari e depurativi inefficaci – pensati e progettati per un numero di utenze irrisorio rispetto alla realtà – quando non inesistenti e sostituiti da fosse e canali che scaricavano direttamente a mare. Per fare fronte a questa situazione, sono stati realizzati due tipi di interventi: di integrazione al sistema fognario e drenante (che collega nuove aree a sistemi di depurazione già esistenti), costruzione di nuovi impianti di depurazione (collegati ad aree sprovviste attraverso relativi collegamenti fognari).

Oltre alla tutela dell’ambiente, il progetto intende ripristinare, come detto, l’attrattività turistica del litorale Domitio. Il quadro degli interventi troverà, per questo, continuità e nuova spinta anche a valere sulla Programmazione 2021-2027 che, nell’ambito dell’Obiettivo di Policy 5 (Un’Europa più vicina ai cittadini), prevede il finanziamento del Masterplan Litorale-Domitio, con l’obiettivo di renderne più attraente e fruibile il patrimonio ambientale, turistico e culturale, rafforzando le prospettive di sviluppo socio-economico sostenibile di lungo periodo.

Guardando al futuro, il Litorale Domitio è determinato a mantenere e migliorare gli standard che hanno permesso di ottenere la Bandiera Blu, ma le sfide ambientali, come i cambiamenti climatici e l’erosione costiera, richiedono un impegno continuo e l’adozione di soluzioni innovative. Le autorità locali stanno esplorando nuove tecnologie e pratiche per migliorare ulteriormente la qualità delle acque e la gestione ambientale, assicurando che l’area costiera possa essere un esempio di eccellenza ambientale.

Continuare su questa strada richiederà sforzi costanti e il coinvolgimento di tutta la comunità, ma i benefici in termini di benessere ambientale, economico e sociale sono indubbi. L’impatto che queste opere hanno avuto sulla popolazione, sul territorio, rafforza il messaggio lanciato sull’attuale programmazione PR FESR 2021-2027 Regione Campania, che chiarisce cosa si può fare ulteriormente per approfondire gli effetti benefici sul territorio.

Per altro verso, i risultati ottenuti in campo energetico – come in tema di riuso e depurazione delle acque reflue – rappresentano l’esempio per nuovi progetti, producendo il famoso circolo virtuoso atteso che coinvolgerà man mano tutti i campi di interesse per risollevare l’economia e la gloria del territorio.

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