Economia Politica di coesione A che punto siamo: l’avanzamento della politica di coesione...

A che punto siamo: l’avanzamento della politica di coesione in Campania

Il POR-FESR 2014-20

Il programma FESR 14-20 Campania avanza nella spesa e, nonostante i rallentamenti imputabili alla pandemia e alla complessa situazione internazionale, a luglio fa registrare una certificazione di spesa pari a circa 2,187miliardi/€, che rappresentano, rispetto alla quota UE dei fondi, oltre il 61,5% del totale delle risorse disponibili. In particolare – anche grazie all’estensione della certificazione al 100% in quota UE – il target di spesa 2022 è stato raggiunto e superato già a luglio.

Un traguardo importante che la Regione ha raggiunto grazie ad un impegno costante, sia della struttura regionale, che di tutti i beneficiari (comuni, altri enti territoriali, imprese, etc.) che sono stati sensibilizzati ad accelerare le procedure di certificazione della spesa, anche mediante la costituzione di task force ad hoc per supportarli oltre che da remoto anche in loco.

La certificazione evidenzia che il programma avanza soprattutto rispetto ai temi connessi alle  iniziative in materia di mobilità sostenibile – tra cui il completamento della Linea 6 della Metropolitana di Napoli – previste dal programma strategico di governo regionale hanno contribuito notevolmente alla certificazione delle spese, cosi come i progetti legati alle tematiche ambientali (come ad esempio il risanamento e la valorizzazione dei Regi Lagni) avanzano con linearità facendo ben sperare nel completamento degli stessi in coerenza con la tempistica del programma. Considerevole, inoltre si è rilevato il contributo all’avanzamento del POR FESR 14/20 degli aiuti erogati alle imprese campane per supportarle nel sostegno degli investimenti per la realizzazione di investimenti di rafforzamento e ristrutturazione aziendale e di innovazione produttiva, organizzativa e di efficienza energetica, dettate dai paradigmi post-Covid.

È evidente che siamo in una fase delicata del programma: la chiusura del periodo di programmazione 2014-20, pur aprendosi sotto i migliori auspici grazie al raggiungimento anticipato del target al 2022, impone che tutti i soggetti coinvolti affrontino con rigore i prossimi mesi garantendo entro il 2023 la liquidazione di tutte le somme che contribuiranno alla chiusura degli interventi e che si potranno certificare fino al marzo 2025.

Continuiamo a lavorare intensamente, assieme a tutti gli attori coinvolti nell’attuazione delle politiche di coesione, perché il programma Campano si chiuda raggiungendo gli obiettivi previsti.

di Maria Laura Esposito

Il PR-FESR 2021-27

La Commissione – Decisione di Esecuzione C(2022) 4787 del 15 luglio 2022 – ha finalmente approvato l’Accordo di Partenariato (AdP) per l’Italia. Questo vuol dire le risorse Europee della Programmazione 2021-27, già assegnate al nostro Paese, possono diventare disponibili e pronte per essere spese. A questo, però, punto manca ancora l’ultimo tassello, vale a dire l’approvazione dei Programmi – di quelli tematici nazionali (PN) e di quelli Regionali (PR) – che pure sono in dirittura di arrivo. Anche il negoziato sul PR-Fesr Campania 2021-2027 volge alle battute finali e – al netto di imprevisti – dovrebbe concludersi entro l’autunno, in linea con le aspettative e con gli obiettivi che i servizi della Commissione Europea si erano posti. Scontati, infatti, i ritardi dovuti al blocco imposto dalla pandemia – ritardi che avevano segnato anzitutto l’iter di approvazione a Bruxelles del pacchetto di regolamenti (giugno 2021) – al processo era stata imposta una tabella di marcia forzata, per far sì che non si andasse oltre il 31 dicembre 2022, data che avrebbe determinato la perdita di una annualità di risorse europee per il 2021-27. Un rischio che sembra ormai alle spalle, dal momento che – anche grazie alle interlocuzioni e agli scambi informali di documenti tra la CE e gli uffici regionali – il dialogo era stato improntato a una costruttiva cooperazione, atta a superare gli ostacoli maggiori a una rapida approvazione del PR. A seguito di questo, il 22 aprile scorso l’Autorità di Gestione regionale aveva trasmesso alla Commissione in via ufficiale il testo del PR-Fesr, ricevendo in risposta (16 giugno) le osservazioni ufficiali. Nel complesso, un quadro di osservazioni problematico non problematico, all’interno di un giudizio sostanzialmente positivo sul testo inviato. A un mese di distanza (21 luglio) – nell’ambito della visita della Commissione Europea in Campania – si è tenuta anche una giornata di lavoro sul futuro programma, nel corso della quale sono state passate in rassegna tutte le osservazioni e le risposte che gli uffici Regionali avevano predisposto. Ad esito, i servizi di Bruxelles e l’AdG hanno concordato una roadmap da seguire per i prossimi mesi in vista dell’approvazione definitiva del PR. Nel frattempo, il 30 luglio si è conclusa la fase di consultazione pubblica del Programma e del Rapporto di Vas, un passaggio, non solo obbligatorio, ma fondamentale per la definizione delle azioni e degli interventi da prevedere, perché chiama in causa direttamente il contributo di cittadini, associazioni ed enti territoriali e tematici, che grazie a questo strumento possono intervenire attivamente a migliorare il PR e ad avvicinarlo ai bisogni e alle esigenze dei territori. A settembre – presumibilmente nella seconda metà – il nuovo testo del Programma, rivisto alla luce delle osservazioni pervenute in sede di consultazione pubblica, sarà trasmesso nuovamente a Bruxelles e, da quel momento, i servizi della CE potranno – laddove riterranno soddisfatte tutte le osservazioni – predisporre l’iter di approvazione, che dovrebbe concludersi, come detto, entro l’autunno.

di Marcella De Luca

 

 

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