Ripensare gli enti locali e ridare fiato, futuro e sviluppo ai piccoli Comuni dentro una nuova strategia di area è il messaggio che lanciano Sindaci e amministratori locali intervenuti all’iniziativa “Nuove prospettive per i piccoli Comuni”, tenutasi oggi (15 dicembre 2017) presso la sala convegni del Palazzo Comunale di Montoro. Hanno partecipato e sono intervenuti alla discussione diversi Sindaci dei piccoli Comuni della Campania, in prevalenza dalla provincia di Avellino, a partire dal primo cittadino di Montoro, Mario Bianchino, che ha parlato e tracciato le tappe dell’esperienza di fusione tra i Comuni di Montoro Superiore e Montoro Inferiore, da cui è nata la nuova entità.
“Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un processo che ha dato vita a molte fusioni nel nostro Paese: 200 Comuni hanno dato vita ad 80 nuove entità comunali. È cambiato il clima: il processo di fusione, in passato visto con sospetto, oggi viene invece e giustamente considerato come un’opportunità”, ha detto il pubblicista Pietro Racca, esperto di enti locali e figlio del compianto Eduardo, recentemente scomparso, che al tema dei piccoli Comuni e delle aree interne ha dedicato l’impegno di un’intera vita professionale. “La Riforma del Titolo V – ha ricordato Pietro Racca – ha introdotto nel nostro Paese quel principio di sussidiarietà nel governo degli enti locali che viene dalla cultura anglosassone, estranea alla nostra tradizione. Questo ha messo in evidenza una serie di debolezze strutturali nella gestione delle funzioni e dei servizi. Le forme associate o le fusioni sono la strada per superare molte di queste criticità a patto che non siano considerate esclusivamente come un modo per fare cassa e risparmiare risorse. Il primo obiettivo dev’essere sempre il miglioramento della vita dei cittadini a cui va garantito un futuro dentro la comunità”.
Un tema, quello della qualità della pubblica amministrazione e del suo necessario rafforzamento a tutti i livelli istituzionali, che è stato sottolineato anche da Domenico Gambacorta, sindaco di Ariano Irpino e presidente della provincia di Avellino.
Sul terreno legislativo, il deputato e componente della Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio, Luigi Famiglietti, ha ricordato gli sforzi compiuti per l’approvazione in questa legislatura e le opportunità derivanti dalla nuova legge 158/2017 detta anche legge per i Piccoli Comuni. La norma, ha spiegato Famiglietti “interviene sulle cause fondamentali della desertificazione territoriale: dalla perdita dei servizi essenziali, che non possono essere piegati esclusivamente a mere logiche di convenienza e di mercato, fino al delicato tema della messa in sicurezza del territorio. Abbiamo istituito un fondo di 100 milioni di euro, che in queste ore, grazie ad un emendamento approvato nel corso dell’esame della legge di stabilità, viene incrementato di ulteriori 60 milioni, finalizzati al potenziamento infrastrutturale, all’efficientamento energetico e al miglioramento dei servizi socioassistenziali. Grazie a tutte le misure e le risorse messe in campo, possiamo avviare una nuova stagione di protagonismo che veda al centro i piccoli Comuni. Fondamentale nei nostri territori sarà la forte collaborazione istituzionale con gli altri livelli di governo, a partire dalla Regione Campania, che è molto attenta al tema dello sviluppo territoriale”, ha concluso Famiglietti.
E di fondi strutturali, chiusura del Por 2007-13, nuova programmazione, aree interne, cabina di regia e necessità di una strategia unitaria, ha parlato il direttore di IFEL Campania, Pasquale Granata, che ha tracciato il lavoro fatto dalla Fondazione in questi anni, a cavallo dei due cicli di programmazione dei fondi europei 2007-13 e 2014-2020. “Io credo di poter dire – ha affermato Granata – che oggi per i piccoli Comuni possono aprirsi nuove opportunità sotto il profilo degli investimenti. Stiamo supportando la Regione Campania nell’enorme sforzo che si sta facendo, sia sotto il profilo della programmazione, sia sul terreno della realizzazione degli indirizzi e dell’erogazione dei finanziamenti per elevare il profilo della spesa. La Regione Campania chiuso il ciclo di programmazione 2007-13 definitivamente quest’anno a marzo, giungendo a 103,7% di spesa certificata. Negli ultimi due anni e mezzo si è certificato più di quanto non si sia fatto negli 8 anni precedenti. Lo sforzo è stato gigantesco. Adesso bisogna vincere la sfida della qualità della spesa. È fondamentale avere una cabina di regia unitaria nella pianificazione e nell’attuazione dei programmi per gestire al meglio progetti e investimenti, così come siamo riusciti a fare sulla strategia per le Aree Interne”.
“Per questo adesso dobbiamo sforzarci tutti di fare un salto di qualità nel modo di pensare e di concepire i fondi europei, che vanno considerati come la principale leva di sviluppo, soprattutto per i piccoli Comuni. In questo l’alleanza con i Sindaci e gli amministratori locali e il loro protagonismo nelle scelte sono fondamentali”, ha concluso Granata.
Da Poliorama del 27 dicembre 2017