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Il ruolo della Fondazione IFEL Campania nell’attività formativa in tema di validazione e certificazione delle competenze

di Antonella Nazzaro

La formazione professionale è una delle principali politiche regionali ed è strettamente collegata alle iniziative per l’occupazione. Il suo obiettivo principale è quello di promuovere l’armonia tra le richieste provenienti dal mercato del lavoro e la formazione di coloro che intendono entrare o rientrare nel mondo lavorativo.

La revisione del sistema di formazione professionale in Campania è in linea con l’evoluzione della normativa nazionale. Il punto di partenza è costituito dalla “Raccomandazione sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale” del Consiglio dell’Unione Europea, seguita dalla promulgazione della Legge 92/2012, comunemente nota come “Legge Fornero”. Essa ha stabilito i principi cardine per il riconoscimento dell’apprendimento dei lavoratori e ha gettato le basi per la creazione di un sistema nazionale di certificazione delle competenze.

Un passo ulteriore è stato rappresentato dal Decreto Legislativo 13/2013, il quale, basandosi sui principi delineati nella Legge 92/2012, ha fissato requisiti essenziali per i servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze, nonché ha istituito il Repertorio Nazionale dei titoli e delle qualifiche. Questo repertorio costituisce il quadro unificato per la certificazione delle competenze ed è composto da tutti i repertori dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali a livello nazionale e regionale.

Nonostante questi importanti sviluppi, il Decreto Legislativo 13/2013 non dettaglia le metodologie e le procedure per giungere all’unificazione dei diversi repertori regionali, preservando al contempo la competenza regionale in materia di formazione professionale, come sancito a livello costituzionale.
Per colmare questa lacuna, si è addivenuto ad un accordo tra lo Stato e le Regioni nel gennaio 2015 e all’emanazione di un Decreto Interministeriale nel giugno 2015. Questo quadro normativo consente di soddisfare la condizionalità “10.3 Apprendimento permanente” stabilita dal Regolamento (UE) 1303/2013, il quale richiede un quadro operativo per il riconoscimento delle qualificazioni regionali e delle relative competenze su tutto il territorio nazionale.

Le Regioni, pertanto, definiscono i propri sistemi di certificazione e aggiornano i propri di repertoriazione. A loro spetta anche il compito di definire i dettagli del sistema regionale di individuazione, validazione e certificazione delle competenze, nonché gli standard formativi specifici per le qualifiche regionali.

Questa evoluzione normativa è importante poiché dovrebbe migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, aumentare la trasparenza nell’apprendimento e nei bisogni, rafforzare l’utilità delle certificazioni a livello nazionale ed europeo e favorire la mobilità professionale dei cittadini.
Per ottenere questi risultati, è fondamentale introdurre il dispositivo di certificazione delle competenze nell’assetto normativo regionale, sperimentarlo ed implementarlo in modo efficace, garantendo una governance adeguata. È altresì essenziale disporre di meccanismi efficienti per la manutenzione e l’aggiornamento dei sistemi di repertoriazione degli standard, che costituiscono una parte fondamentale di questo processo.

La Regione Campania, attraverso il braccio operativo della Fondazione IFEL Campania, svolge un ruolo cruciale nella disciplina dei servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze, soprattutto per le qualificazioni rientranti nelle sue competenze istituzionali. Secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo n. 13/2013, innanzi richiamato, l’individuazione e la validazione delle competenze rappresentano un passaggio fondamentale. Esso conduce al riconoscimento delle competenze acquisite da parte degli enti autorizzati, seguendo norme generali, livelli essenziali delle prestazioni e standard minimi. In caso di esito positivo, la fase di validazione delle competenze può essere seguita dalla certificazione delle stesse.
In base all’articolo 2, lettera g), del Decreto Legislativo 13/2013, l’ente titolato è il soggetto, pubblico o privato, autorizzato o accreditato dall’ente pubblico titolare, a erogare servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze. La Regione Campania ha la responsabilità di individuare tali enti, definire gli standard minimi e promuovere l’erogazione di servizi di alta qualità.
La Fondazione IFEL Campania, nel quadro del suo impegno per lo sviluppo e il rafforzamento delle competenze degli attori del sistema formativo, ha ideato e implementato due rilevanti programmi di formazione: il TAV (Tecnico della Pianificazione e Realizzazione di Attività Valutative) e il TACIT (Tecnico di Accompagnamento all’Individuazione e Messa in Trasparenza delle Competenze). Essi sono stati progettati con l’obiettivo di contribuire alla riforma del sistema educativo e formativo, in particolare al processo di messa in trasparenza e validazione delle competenze acquisite in contesti di apprendimento formale, informale e non formale.

La differenza tra questi tre concetti. In particolare, l’apprendimento formale è quello che si svolge negli istituti di istruzione e di formazione e porta all’acquisizione di diplomi e di qualifiche riconosciute. L’apprendimento non formale è, invece, quello che si sviluppa al di fuori delle principali strutture d’istruzione e di formazione e, di solito, non conduce al rilascio di certificati ufficiali. Quest’ultimo è dispensato sul luogo di lavoro o nell’ambito di attività svolte da organizzazioni o gruppi della società civile (associazioni giovanili, sindacati o partiti politici). Può essere fornito anche da organizzazioni o servizi istituiti a complemento dei sistemi formali (quali corsi di istruzione artistica, musicale e sportiva o corsi privati per la preparazione ad esami).
L’apprendimento informale, da parte sua, è un corollario naturale alla vita quotidiana. Contrariamente all’apprendimento formale e non formale, esso non è necessariamente intenzionale e può pertanto non essere riconosciuto (a volte neanche dallo stesso interessato) come miglioramento delle sue conoscenze e competenze.
I progetti sviluppati dalla Fondazione IFEL Campania hanno lo scopo di procedere alla formazione di professionisti in grado di raggiungere gli obiettivi di disseminazione delle competenze e di eventuale riconoscimento ufficiale delle stesse. Essi tendono, pertanto, a formare i tecnici “TACIT” e i tecnici “TAV”.
Il “Tecnico di Accompagnamento all’Individuazione e Messa in Trasparenza delle Competenze” (TACIT) è responsabile della messa in trasparenza e in risalto delle competenze dei cittadini che aspirino alla validazione e certificazione delle competenze. L’indicato professionista supporta detti cittadini nella ricostruzione dei saperi frutto dell’esperienza, nella raccolta dei risultati oggettivi e nella pre-codifica (classificazione) delle competenze.
Il “Tecnico della Pianificazione e Realizzazione delle Attività Valutative” (TAV) è responsabile della valutazione del processo di individuazione, validazione e certificazione delle competenze. Questa figura cura l’accertamento delle competenze acquisite in contesti non formali e informali.
Gli aspiranti tecnici che partecipano a tali programmi formativi possono ottenere una certificazione di qualifica professionale. Per il TACIT, questa certificazione corrisponde al livello EQF 4 del Quadro Europeo delle Qualifiche. Per il TAV, la certificazione corrisponde al livello EQF 6 del Quadro Europeo delle Qualifiche.
I descritti programmi sono in piena conformità con la normativa europea, nazionale e regionale. La Decisione (UE) 2018/646 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 aprile 2018, insieme a diverse raccomandazioni e leggi nazionali e regionali, stabiliscono un quadro normativo solido per la validazione e la certificazione delle competenze.
I programmi di formazione TACIT e TAV sono offerti dalla Fondazione IFEL Campania, quale braccio operativo della Regione Campania nell’attuazione della strategia regionale nel settore, volta al rafforzamento del sistema educativo nel territorio e alla trasparenza delle competenze.
Le due nuove figure professionali esercitano un ruolo operativo fondamentale, in quanto sono essenziali per l’individuazione, la validazione e la certificazione delle competenze acquisite in molteplici contesti di apprendimento.
Nel raggiungimento di questi obiettivi, la Fondazione IFEL Campania continua a contribuire, come risolutore e facilitatore, all’attuazione delle politiche formative ed occupazionali della Regione Campania, attraverso la realizzazione di formazione di alta qualità, conformemente ai più elevati standard internazionali.

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