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L’Europa in Campania: l’importanza dei Fondi comunitari per lo Sviluppo della Regione

di Alessandro Crocetta

I Fondi strutturali europei sono lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche nazionali per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali tra le diverse aree del Paese – il Sud in particolare – in attuazione dell’articolo 119, comma 5, della Costituzione italiana  e dell’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Scorrendo il BURC (Bollettino Ufficiale della Regione Campania), si possono individuare numerose iniziative finanziate appunto dalle risorse europee, a testimonianza dell’importanza strategica di questi fondi per la nostra regione.

Vediamone alcune maggiormente significative, a mero titolo di esempio, attivate di recente.

15 milioni per il numero unico di emergenza europeo

Grazie a 15 milioni di fondi del FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2021-2027, a marzo scorso la Regione ha potuto garantire la continuità e il rafforzamento i servizi del numero unico di emergenza europeo 112 (NUE).

Il NUE, attraverso il punto di risposta PSAP (Public Safety Answering Point) di primo livello (PSAP1), assicura una risposta qualificata a tutte le chiamate di soccorso (pubblica sicurezza, soccorso tecnico e soccorso sanitario), effettuate componendo i numeri di emergenza (112, 113, 115 e 118), da chiunque si trovi nella regione, al fine di verificare, classificare e completare tutte le informazioni con lo scopo di inoltrarle alle Centrali operative dei Carabinieri, della Polizia, dei Vigili del Fuoco e dell’Emergenza Sanitaria, garantendo risposte operative e relativa gestione alle richieste di soccorso.

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Miglioramento dell’edilizia scolastica con 158,4 milioni

Con 158,4 milioni di euro di fondi FESR 2021-2027, invece, la Regione potrà realizzare gli interventi del parco progetti “Scuola Viva in cantiere”, che prevede la messa a norma degli edifici scolastici esistenti sul territorio regionale, mediante l’attuazione di interventi integrati riguardanti le componenti edilizie, strutturali ed impiantistiche, finalizzati all’incremento della performance degli edifici e all’ottenimento della loro agibilità.

In particolare, “Scuola Viva in cantiere” è costituito da candidature relative ad edifici pubblici, censiti nell’Anagrafe Regionale dell’Edilizia Scolastica (ARES) destinati a scuole dell’infanzia e poli dell’infanzia, scuole primarie, scuole secondarie di I grado, istituti comprensivi, scuole secondarie di II grado, mense, palestre, nonché asili nido per i quali siano previsti:

  • demolizione e ricostruzione, laddove necessario, anche fuori sito;
  • interventi di nuova costruzione o di ampliamento di edifici esistenti;
  • interventi di riqualificazione degli edifici esistenti;
  • interventi di nuova costruzione e/o di riqualificazione di aree sportive all’aperto che insistono nell’area di pertinenza scolastica.

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Oltre un milione per il progetto IFEL sulla formazione tecnica superiore

Con circa 1 milione e 57mila euro di fondi FSE+ (Fondo Sociale Europeo plus) 2021-2027, ancora, la Regione potrà attuare la proposta progettuale denominata: “Servizi di Assistenza Tecnica per l’ottimizzazione dei percorsi formativi Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) nella Regione Campania: miglioramento dell’inserimento lavorativo e della pertinenza formativa – AZIONI DI SISTEMA”, presentata dalla Fondazione IFEL (Istituto per la finanza e l’economia locale) Campania.

Le Linee di Azione del progetto approvato sono le seguenti:

  1. analisi approfondita dei fabbisogni formativi rilevati nell’ambito del sistema produttivo di riferimento;
  2. curvatura degli Standard Professionali Nazionali ai fini del loro adeguamento alle fattispecie di fabbisogni formativi rilevati nell’ambito del territorio campano;
  3. incremento dell’attrattività dei percorsi e della spendibilità dei relativi titoli conseguiti in esito agli stessi;
  4. rafforzamento della rete tra soggetti erogatori delle attività formative e partenariati economico/sociali;
  5. potenziamento della comunicazione istituzionale.

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20 milioni per disoccupati, giovani e donne

La Regione ha poi stanziato 20 milioni di euro di fondi FSE+ 2021-2027 per il sostegno al lavoro autonomo al fine di creare opportunità di inserimento lavorativo attraverso misure di autoimprenditorialità e autoimpiego a favore di disoccupati, occupati a rischio di perdita di occupazione, giovani e donne; di queste risorse, in particolare, 10 milioni saranno destinati alla creazione di imprese femminili.

Obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere l’equità sociale dei soggetti svantaggiati quali giovani under 35, donne, disoccupati, fuoriusciti dal mercato del lavoro per cessazione d’azienda compresi i disoccupati di lungo periodo, persone inattive, occupati a rischio di perdita occupazione in situazione di crisi aziendale al fine di favorire l’accesso e la partecipazione qualificata al mondo del lavoro.

La positiva ripresa delle dinamiche occupazionali può essere sostenuta anche con la creazione di opportunità concrete di autoimpiego e creazione di impresa sia per coloro che si affacciano per la prima volta sul mercato del lavoro sia per coloro, come la popolazione femminile o i disoccupati di lunga durata, con difficoltà di inserimento ovvero di reinserimento occupazionale.

In particolare sono previsti sostegno e contributi alla creazione d’impresa, anche sociale, e al lavoro autonomo, compresa l’attività di incubazione delle imprese e l’utilizzo di strumenti finanziari (come ad es. il micro-credito).

Particolare attenzione sarà prestata ai settori coinvolti nelle transizioni verde e digitale e ai settori economici più rilevanti per la strategia regionale. L’azione sarà implementata in complementarità con l’intervento del PNRR per la creazione di imprese femminili.

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La valorizzazione della ceramica di Vietri

La Regione ha infine stanziato 200mila euro di fondi FSE+ 2021-2027 per dare continuità al modello formativo già avviato e mirante al ripristino ed al rafforzamento delle tradizioni e alla valorizzazione dell’arte della lavorazione della ceramica di Vietri. Con lo stesso provvedimento, è stato poi approvato lo schema di protocollo d’intesa da sottoscrivere tra la Regione Campania, il Comune di Vietri sul mare, l’Ente ceramica di Vietri, la Confederazione nazionale dell’artigianato di Salerno e l’Accademia delle belle arti di Napoli.

Obiettivo del protocollo è quello di recuperare gli antichi mestieri attraverso la rivitalizzazione di produzioni che rischiano di scomparire, con l’obiettivo di avvicinare i giovani e gli imprenditori ai mestieri artigianali che, pur non essendo sotto i riflettori sono portatori di importanti valori economici, culturali e sociali, e di favorire altresì il ricambio generazionale. In tale ottica, quindi, la scuola delle antiche arti ceramiche con la ripresa della produzione ceramica, oltre che a costituire un’importantissima occasione formativa ed occupazionale per i giovani, rappresenta anche uno strumento fondamentale per la conservazione, la valorizzazione, e la promozione del patrimonio storicoculturale nonché una straordinaria opportunità per la stessa economia del territorio.

Grazie a questa iniziativa, si rilanceranno a valorizzazione dell’antica tradizione ceramica di Vietri sul Mare, la produzione e la commercializzazione dei manufatti ceramici, la cura, la gestione della rete di imprese artigiane, la conservazione e la trasmissione delle antiche tradizioni e conoscenze dell’arte della ceramica, programmando ed attivando la formazione di giovani ceramisti cui trasmettere le tecniche storiche di produzione e di utilizzo dei torni ma soprattutto della decorazione ceramica, nonché favorendo l’aggregazione commerciale e produttiva delle aziende del settore, al fine di raggiungere una massa critica necessaria a sostenere le sfide dei mercati internazionali.

In particolare, la Regione potrà stipulare con i soggetti pubblici accordi di partenariato orizzontale atti a definire una cooperazione finalizzata a garantire che le attività siano prestate nell’ottica di conseguire obiettivi comuni, nel rispetto dell’interesse pubblico perseguito e delle finalità istituzionali reciproche. Le azioni si svolgeranno in modo complementare e sinergico e in forma di reciproca collaborazione, con una divisione di compiti, responsabilità e risorse. I partner di natura diversa forniranno le proprie competenze gratuitamente, mentre il coinvolgimento nello svolgimento non gratuito alle suddette attività avverrà nel rispetto dei principi di libera concorrenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

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