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Osservatorio Burc – Osservatorio dei bandi europei e del PNRR della Regione Campania

di Alessandro Crocetta

69 MILIONI PER LE ACADEMY, LE INFRASTRUTTURE DELLE AREE INDUSTRIALI, LE RETI VIARIE AL SERVIZIO DI QUELLE RURALI, E PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE

In questo numero del magazine segnaliamo l’assegnazione di 69 milioni di fondi FSC, FSE+, FESR e CSR per la creazione e il riconoscimento di Academy aziendali e di filiera in settori produttivi ritenuti strategici per l’economia campana, l’infrastrutturazione delle aree industriali e di insediamento produttivo proposti dagli enti locali, la realizzazione di reti viarie al servizio delle aree rurali, e per il recupero funzionale e la valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata.

32 milioni per le Academy

La Regione ha approvato l’avviso pubblico: “Campania Academy Industria (CAI): per la creazione ed il riconoscimento di Academy aziendali e di Academy di filiera in settori produttivi ritenuti strategici per l’economia campana (Formare per Lavorare)”.

Con questo bando la Regione Campania intende dare avvio alla sperimentazione di uno strumento innovativo, denominato “Campania Academy Industria” (C.A.I.), di riqualificazione e qualificazione della forza lavoro, che consentirà di specializzare e/o riqualificare i lavoratori già occupati e di qualificare, secondo le esigenze delle imprese, nuovi lavoratori, con particolare attenzione ai settori strategici oggetto di investimento anche nell’ambito del PNRR.

Per il raggiungimento di questa finalità, le risorse disponibili – 32 milioni di euro di fondi FSE+ 2021-2027 – mirano alla creazione di una rete di Academy di filiera in settori produttivi ritenuti strategici per l’economia campana, disciplinando anche la fase della realizzazione delle attività da parte delle Academy di filiera finanziate.

In particolare, è prevista la realizzazione delle seguenti azioni: 1. politiche attive di riqualificazione e/o outplacement, incluso riorientamento e mobilità professionale, a favore di lavoratori coinvolti in situazioni di crisi, con particolare attenzione alle lavoratrici, e con focus sulle competenze digitali e green, anche in collegamento a politiche passive. L’azione sarà sviluppata in settori produttivi e ambiti occupazionali in complementarità con gli interventi nell’ambito del programma GOL del PNRR e del Piano regionale attuativo; 2. misure a sostegno dello sviluppo di filiere e sistemi produttivi attraverso interventi per la qualificazione delle competenze dei lavoratori e degli imprenditori, anche nella forma di Academy aziendali, con attenzione a quelle aziende in riconversione e/o in ristrutturazione. L’azione sarà sviluppata in settori produttivi e ambiti occupazionali in complementarità con gli interventi nell’ambito del programma GOL del PNRR e del Piano regionale attuativo; 3. sostegno alle imprese per progetti integrati per l’assunzione, l’adattamento degli ambienti di lavoro, inclusa la dotazione di tecnologie assistite necessarie per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, la valorizzazione delle diversità nei luoghi di lavoro, quali informazione e sensibilizzazione alle diversità, adozione di carte per le pari opportunità, codici di condotta, introduzione della figura del diversity manager, gestione del percorso lavorativo dei lavoratori con disabilità, bilancio di parità come strumento di monitoraggio delle politiche aziendali.

Con tale strumento sarà possibile rispondere meglio ai fabbisogni formativi espressi direttamente dalle attività imprenditoriali; l’obiettivo è porre la formazione al servizio dell’occupazione, dando la possibilità quindi alle imprese, in base al proprio fabbisogno, di individuare le competenze su cui orientare l’offerta formativa e non viceversa.

La realizzazione dell’incontro tra le necessità aziendali e quelle dei lavoratori determinerà lo sviluppo del tessuto produttivo e della mobilità professionale; la specializzazione professionale, infatti, porterà l’azienda ad un livello più avanzato consentendole di competere più facilmente nel mercato globale consentendole di ricavarsi più spazi per una crescita in termini numerici e di fatturato.

L’Academy di filiera è concepita come una realtà stabile e aperta alle collaborazioni volta a integrare e completare l’offerta formativa “più tradizionale”, autorizzata e finanziata dalla Regione, coinvolgendo direttamente le imprese nel sistema formativo regionale e stabilendo così un raccordo organico e continuo tra lavoro e formazione.

Campania Academy Industria (CAI) è una rete di Academy di filiera con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo produttivo e l’occupazione di qualità; tale rete si articola in Academy di filiera costituite nell’ambito di filiere predeterminate, con la presentazione di una proposta progettuale avanzata dalle imprese stesse con la collaborazione delle Agenzie formative e di altri Enti qualificanti.

Le filiere nel cui ambito possono sorgere le Academy (21 in tutto) coincidono con i settori ritenuti strategici per la Regione Campania; ed i settori strategici individuati, sono i seguenti: 1. Sanità, biotecnologie e farmaceutica 2. Turismo e Cultura 3. Agroalimentare 4. Green economy 5. Edilizia 6. Trasporti e Logistica 7. Meccatronica (Automotive, Aerospazio, Cantieristica navale) 8. TAC e made in Campania, Artigianato 9. Servizi 10. ICT.

Ogni singola Academy di filiera si dovrà costituire nella forma giuridica di una Società Consortile a responsabilità limitata (Scarl), cui potranno partecipare imprese ed enti di formazione accreditati presso la Regione Campania. Il capitale sociale della Scarl dovrà essere diviso tra i soci della Società Consortile tenendo conto che la caratterizzazione soggettiva della società determina l’intensità degli aiuti. La Società Consortile a responsabilità limitata dovrà prevedere un Consiglio di Amministrazione composto in numero dispari di membri in relazione al numero dei soci che costituiscono la compagine societaria.

Lo Statuto della Scarl dovrà disciplinare i rapporti tra i soci, e gli impegni reciproci assunti tra imprese ed enti di formazione accreditati, inclusa la gestione della sede e delle attrezzature condivise tra i consorziati dell’Academy; tali beni possono essere già di proprietà di uno o più soci, ovvero nuovi acquisiti dall’Academy di filiera per le finalità del presente Avviso.

Ciascuna Academy di filiera provvederà alla costituzione di un “Comitato di Indirizzo” con il compito di promuovere i rapporti tra formazione e contesto produttivo, monitorare l’adeguamento dell’offerta formativa rispetto alle esigenze produttive, promuovere e favorire i raccordi tra imprese, enti di formazione ed altri soggetti. A tal fine la Scarl potrà costituire accordi di partenariato con Soggetti Qualificanti, dotati di specifici requisiti.

L’Academy di filiera dovrà prevedere la collaborazione tra tre tipologie di soggetti: a) Micro, piccole e medie imprese, e nel caso anche grandi imprese (socie della Scarl); b) Enti di formazione, nella misura massimo di due, accreditati presso la Regione Campania (soci della Scarl); c) Soggetti qualificanti con un accordo di partenariato (non soci della Scarl).

Sono previste 3 misure di intervento: 1. Misura A: per l’aggiornamento e la riqualificazione delle persone occupate nelle imprese appartenenti alla filiera di riferimento. 2. Misura B: per l’inserimento di persone inoccupate o disoccupate in imprese appartenenti alla filiera di riferimento dell’Academy; 3. Misura C: Azioni di Sistema.

La Misura A) è rivolta in favore di lavoratori occupati nelle imprese della filiera, facenti parte dell’Academy, e nello specifico: a) lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, anche a tempo parziale; b) lavoratori con contratto a tempo determinato o di collaborazione organizzata dal committente, nonché inseriti nelle altre tipologie contrattuali previste dalla vigente normativa in materia, che configurino lo stato di lavoratore occupato, in ambito privato; c) lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro; d) titolari e coadiuvanti di imprese e soci lavoratori; e) professionisti iscritti ai relativi ordini/collegi, che collaborano con l’impresa da almeno due anni. La Misura B) è rivolta a inoccupati e disoccupati in possesso di profili professionali e titoli di studio richiesti dall’Academy; La Misura C) è rivolta esclusivamente alle imprese facenti parte dell’Academy di filiera.

Per partecipare all’avviso, i richiedenti possono presentare domanda fino al 30 maggio 2025, in modalità telematica, pena l’esclusione, accedendo al Catalogo dei servizi digitali di Regione Campania, disponibile all’indirizzo https://servizi-digitali.regione.campania.it, ed utilizzando il servizio digitale dedicato, denominato “Presentazione domande Campania Academy Industria (CAI)”.

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20 milioni per le infrastrutture delle aree industriali

La Regione ha innanzitutto approvato l’avviso pubblico per la selezione di interventi di infrastrutturazione delle aree industriali e di insediamento produttivo proposti dagli Enti Locali della Campania.

Il bando è finalizzato ad accrescere la capacità competitiva delle imprese, finanziando interventi infrastrutturali primari e secondari per la valorizzazione, razionalizzazione e/o completamento di aree a “vocazione industriale”, promuovendo l’attrazione di investimenti produttivi e processi di reindustrializzazione. L’iniziativa è finanziata con 20 milioni dei fondi FSC 2021-2027 dell’Accordo per la coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Campania, nell’ambito della linea di azione “Servizi alle imprese e sviluppo territoriale”. Obiettivo dell’avviso è sostenere interventi di qualificazione delle aree esistenti destinate agli insediamenti produttivi ed al loro completamento infrastrutturale. Sono altresì ammessi interventi in aree non ancora pienamente insediate nei limiti di quanto previsto nell’avviso.

Il bando è destinato ai Comuni della Campania dotati di strumento urbanistico per il quale non ricorrano le condizioni delle c.d. misure di salvaguardia. Ciascun proponente può presentare un’unica candidatura. Il contributo regionale non potrà superare i due milioni di euro per ciascun intervento. Per interventi che hanno un costo superiore, la parte eccedente il contributo massimo concedibile resta a carico del Comune richiedente. In particolare, è prevista la possibilità di finanziare le seguenti tipologie: 1. Reti energetiche: fornitura di elettricità, gas ed energie rinnovabili. 2. Reti di telecomunicazione e digitalizzazione: internet ad alta velocità, telefonia e altri servizi di comunicazione. 3. Reti idriche e fognarie: fornitura di acqua e sistemi di smaltimento delle acque reflue. 4. Infrastrutture per la sicurezza: impianti di videosorveglianza, illuminazione stradale, controllo e gestione automatizzato degli accessi. 5. Sistemazioni esterne: carreggiate, marciapiedi, aree di parcheggio comuni, aree di carico e scarico, viali interni.

Gli enti interessati devono presentare apposita domanda a partire dalle ore 00.00 del 13/05/2025 e fino alle ore 23.59 del 30/06/2025 alla Giunta regionale della Campania – Direzione Generale per lo Sviluppo economico e le Attività produttive, esclusivamente on line, pena l’esclusione, utilizzando il servizio digitale dedicato, denominato “Interventi Aree”, disponibile sul Catalogo dei servizi digitali di Regione Campania al link diretto https://servizi-digitali.regione.campania.it/InterventiAree.

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15 milioni per i beni confiscati

La Regione ha poi approvato l’avviso pubblico per interventi finalizzati al recupero funzionale e alla valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata in Campania (vedi anche l’intervista a parte all’assessore Morcone).

Il bando ha lo scopo di rafforzare la coesione sociale e la legalità attraverso interventi di recupero, riuso e rifunzionalizzazione di beni confiscati alle mafie. In particolare, l’azione che si intende sostenere prevede il recupero funzionale, l’adeguamento e il riuso di immobili (terreni ed edifici) sottratti alla criminalità organizzata. La rifunzionalizzazione è volta alla promozione sociale ed economica delle comunità locali su cui tali beni insistono. Gli interventi promossi saranno volti a contrastare l’emarginazione sociale, favorire processi di rigenerazione urbana del territorio con particolare riferimento all’inclusione delle comunità emarginate, delle famiglie a basso reddito e dei gruppi svantaggiati, comprese le persone con bisogni speciali e a promuovere la legalità rafforzando la coesione territoriale e sociale e le forme di economia sociale e circolare. Gli interventi saranno finalizzati, tra l’altro, a promuovere lo sviluppo sostenibile e inclusivo delle comunità e dei territori di riferimento, anche attraverso il coinvolgimento degli attori del Terzo Settore, creando opportunità di inclusione socio-lavorativa, tutela dei diritti delle persone e dell’ambiente.

Sono ammessi a presentare proposte progettuali i Comuni della Regione Campania al cui patrimonio indisponibile siano stati trasferiti e acquisiti i beni immobili confiscati a seguito dell’espletamento delle ordinarie procedure di assegnazione effettuate ai sensi della normativa di settore. Il bando è finanziato con 15 milioni di euro di fondi del FESR 2021/2027, e il contributo finanziario è concedibile a copertura fino al 100% delle spese ammissibili, fino a un importo massimo di 2 milioni di euro per ciascun progetto.

Le proposte progettuali, pena l’esclusione, devono essere presentate dal soggetto proponente, esclusivamente on line, accedendo al Catalogo dei servizi digitali di Regione Campania, disponibile all’indirizzo https://servizi-digitali.regione.campania.it ed utilizzando il servizio digitale dedicato, denominato “Presentazione progetti valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata (FESR 2021-2027)”, secondo le indicazioni contenute nella relativa pagina descrittiva. Il servizio digitale è raggiungibile attraverso il link diretto https://servizidigitali.regione.campania.it/ValorizzazioneBeni, e sarà attivo dalle ore 00.00 del 15/04/2025 alle ore 23.59 del 15/07/2025.

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2 milioni per la realizzazione di reti viarie al servizio delle aree rurali

La Regione ha poi approvato un bando per la realizzazione di reti viarie al servizio delle aree rurali: monorotaie, teleferiche ed altre modalità di trasporto a basso impatto ambientale.

L’intervento punta allo sviluppo socioeconomico delle aree rurali attraverso investimenti finalizzati a realizzare, adeguare e/o ampliare monorotaie, teleferiche e/o altri sistemi di viabilità sostenibile per il supporto alle imprese rurali agricole e alle comunità rurali, al fine di facilitare e velocizzare il compimento delle attività rurali, riducendo in maniera significativa i costi di manodopera legati al trasporto. I sistemi di viabilità previsti devono garantire il supporto alle attività rurali e non devono interessare le aree forestali, in particolare la viabilità forestale e silvo-pastorale.

Il sostegno è riconosciuto per investimenti ricadenti nelle aree della zonizzazione del CSR (Complemento regionale di Sviluppo Rurale) Campania 2023-2027, compresi nei Sistemi Territoriali di Sviluppo F4 – Penisola Sorrentina (Comuni di Agerola, Casola di Napoli, Gragnano, Lettere, Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Pimonte, Santa Maria la Carità, Sant’Agnello, Sant’Antonio Abate, Sorrento, Vico Equense); F5 – Isole Minori (Anacapri, Barano d’Ischia, Capri, Casamicciola Terme, Forio d’Ischia, Ischia, Lacco Ameno, Procida, Serrara Fontana); F7 Penisola Amalfitana (Amalfi, Atrani, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare).

La dotazione finanziaria assegnata al bando è di 2 milioni di euro di fondi del CSR Campania 2023-2027, nell’ambito della PAC (Politica Agricola Comune) dell’Ue. In particolare, gli interventi finanziabili dovranno riguardare: – la nuova realizzazione e/o l’ampliamento di monorotaie, di teleferiche ed altre modalità di trasporto a basso impatto ambientale e che sostituiscono o si affiancano a detta viabilità rurale; – gli oneri per la sicurezza necessari alla realizzazione dell’investimento; – le spese tecniche e generali nei limiti dell’importo della spesa ammessa, così come definite nelle disposizioni comuni; – le espropriazioni, nella misura massima del 10% del totale dell’operazione, ai sensi delle disposizioni comuni.

È obbligatorio aggiornare il fascicolo semplificato\aziendale preliminarmente alla presentazione della domanda di sostegno, che sarà rilasciata in modalità informatica secondo gli standard utilizzati dal Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN) fino alle ore 16.00 del 16.06.2025.

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La Regione ha infine approvato anche l’avviso pubblico per aiuti per lo sviluppo e la fabbricazione di tecnologie critiche – STEP (Strategic Technologies for Europe Platform) (vedi servizio a parte, a pag. 7).

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