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Comitato di Sorveglianza del POR Campania FESR 2014/20: anche nel 2022, raggiunto in anticipo il Target di spesa

di Marcella De Luca e Daniele Mele

Il 6 dicembre 2022, nello scenario del Complesso monumentale Donnaregina di Napoli, si è svolto l’ottavo Comitato di Sorveglianza del POR Campania FESR 2014/20 – appuntamento annuale per verificare e valutare l’avanzamento e i progressi del Programma. Durante l’incontro, l’Autorità di Gestione del POR (AdG), in accordo con la Programmazione Unitaria della Regione Campania, con il Partenariato e con i rappresentanti della Commissione europea e dello Stato centrale (Ministero Economia e Finanze – IGRUE, Agenzia per la Coesione Territoriale), ha espresso soddisfazione per il risultato annuale conseguito in termini di avanzamento del POR FESR 2014/20. Nonostante la complessità del periodo storico, l’amministrazione regionale si è impegnata, tra l’altro, a sostenere con risorse europee, i settori produttivi campani condizionati in negativo, dapprima dagli effetti socio-economici della crisi pandemica da Covid-19 e successivamente, dall’aumento – senza precedenti – dei costi delle materie prime e del consumo energetico determinati dal conflitto in Ucraina.

Nel sintetizzare lo stato di avanzamento del Programma, l’AdG ha illustrato che – ad oggi – le spese certificate sono pari al 54% della dotazione del POR FESR, vale a dire che sono state certificate spese per circa 2,2 miliardi di euro a fronte dei 4,1 miliardi di euro complessivi. Il livello di certificazione ottenuto ha consentito alla Regione Campania di raggiungere in anticipo – anche per l’annualità 2022 – il target di certificazione ed evitare al contempo, la perdita di risorse che il mancato conseguimento del risultato avrebbe comportato. Ad esse, dovrebbero aggiungersi ulteriori 112,6 milioni di euro  che consentirebbero al Programma di ottenere un livello di certificazione, entro fine anno, pari al 57% (con un incremento ulteriore di circa il 3%). Ancor più incoraggiante, ha precisato l’AdG, è stato l’avanzamento della spesa certificata in quota comunitaria, pari al 62% dei complessivi 3,085 miliardi di euro stanziati. Tuttavia, è bene precisare che, tale avanzamento, è stato favorito dall’applicazione del tasso di cofinanziamento Ue al 100% per le spese rendicontate e certificate negli anni contabili 2020/21 e 2021/22 (ovvero fino al 30 giugno 2022 – rif. Reg. Ue 562/2022).

Nel dettaglio, gli Assi del Programma che hanno contribuito maggiormente all’attuale livello di certificazione sono stati l’Asse 3 “Competitività del sistema produttivo” (importo certificato pari al 78% delle risorse stanziate) e l’Asse 4 “Energia sostenibile” (importo certificato pari all’83% delle risorse stanziate). Diversamente, gli Assi che registrano ancora rilevanti ritardi nell’avanzamento del proprio livello di certificazione sono l’Asse 5 “Prevenzione rischi naturali e antropici” (importo certificato pari al 30% delle risorse stanziate) e l’Asse 10 “Sviluppo urbano sostenibile” – vale a dire l’Asse destinato al finanziamento dei 19 P.I.C.S. delle città medie campane, ovvero dei cosiddetti “Programmi Integrati Città Sostenibili” previsti per le città campane con oltre 50mila abitanti – (l’importo certificato non supera il 16% delle risorse stanziate). L’Asse 5 in particolare, ha proseguito l’AdG, paga i ritardi – accumulati nel corso degli anni – dagli interventi afferenti all’ex Grande Progetto “Completamento della riqualificazione e recupero del fiume Sarno”. Tuttavia, al fine di riuscire a garantire la realizzazione di interventi di prevenzione e di contrasto al rischio idrogeologico, che, come noto in Campania necessitano di continue risorse, sono state avviate, negli ultimi due anni, nuove iniziative che contribuiranno all’incremento del livello di certificazione dell’Asse. Come già emerso invece, nei precedenti comitati di sorveglianza, l’Asse 10 paga i ritardi accumulati nella fase di avvio dei P.I.C.S. e pertanto, si è scelto di procedere ad ulteriori verifiche in merito alla coerenza delle tempistiche di realizzazione dei singoli interventi con i termini di chiusura del Programma. Questo consentirà, sia di procedere ad una riallocazione delle risorse a vantaggio delle città che presentano P.I.C.S. con un maggiore avanzamento di realizzazione, sia alla rimodulazione al ribasso della dotazione complessiva dell’Asse.

Lo stato di attuazione delle iniziative del Programma ha imposto quindi, delle prime riflessioni su quali dovranno essere i drivers che orienteranno la prossima riprogrammazione del POR Campania FESR 2014/20. Ricordiamo infatti, che quest’ultima dovrà avvenire entro il 30 settembre 2023 e determinerà l’assetto finanziario conclusivo dei singoli Assi Prioritari del POR (rif. Decisione Ce 8836 final del 07.12.2022). Del resto, rispetto all’originaria struttura del Programma, nel corso dell’intero settennio 2014/20, già due volte si è ritenuto indispensabile intervenire e rideterminare l’articolazione finanziaria del Programma. Basti pensare all’ultima riprogrammazione approvata dalla Ce nell’agosto 2020 (rif. Decisione Ce 5382 final del 04.08.2020) che ha consentito il finanziamento delle iniziative rientranti nel piano socio-economico varato dalla Regione Campania per contrastare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Superata la fase emergenziale, negli ultimi due anni è emersa invece, la necessità di sostenere la ripresa di interi settori produttivi – condizionati in negativo dalle già richiamate crisi: quella epidemiologica e quella determinata dalla guerra in Ucraina. Al fine di continuare a supportare il settore produttivo campano, sarà pertanto necessario incrementare – in sede di riprogrammazione – la dotazione dell’Asse 3 “Competitività del sistema produttivo” con risorse provenienti principalmente dall’Asse 5 “Prevenzione rischi naturali e antropici” e dall’Asse 10 “Sviluppo urbano sostenibile“ per effetto della rimodulazione al ribasso di tali Assi. In ultimo, è bene precisare che, fermo restando il valore complessivo della quota UE pari a 3,085 miliardi di euro, riguardo la questione dell’assestamento della percentuale del cofinanziamento, nei prossimi mesi ci saranno ulteriori confronti con i rappresentanti della Commissione europea e dello Stato centrale. L’approvazione della rimodulazione delle dotazioni finanziarie degli Assi del Programma da parte della Commissione europea sarà quindi, un momento decisivo per consentire alla Regione Campania l’intera erogazione delle risorse del POR entro il termine utile del 31 dicembre 2023, la rendicontazione delle relative spese e la presentazione dei documenti di chiusura entro il termine ultimo del 15 febbraio 2025 (rif. Decisione Ce 8836 final del 07.12.2022).

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