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Partito in Campania il primo progetto pilota per affiancare imprese ed enti locali nell’accesso ai finanziamenti europei e regionali

di Roberta Mazzeo*

Giovani laureati, personale di imprese e comuni impegnati insieme per potenziare competenze per lo sviluppo del territorio

Tante sono le risorse messe in campo dall’Unione Europea allo scopo di finanziare progetti di sviluppo. Il tema dolente rimane la capacità di sfruttare al meglio i fondi strutturali così come i finanziamenti nazionali e internazionali. Ad oggi troppo scarso è il numero di progetti presentati e si lamenta una eccessiva burocrazia, scarsa organizzazione della macchina amministrativa statale ma soprattutto mancanza dell’esperienza e del know-how necessari per capire cosa sono i fondi, a chi o cosa sono destinati e quali sono i requisiti indispensabili per redigere programmi aderenti ai criteri europei.

È proprio per promuovere un nuovo modello operativo che incontri i fabbisogni strutturali delle amministrazioni pubbliche, per formare competenze e per affiancare le imprese nello sviluppo e nella gestione di nuove progettualità che è nato il progetto sperimentale Re-Europe.

Si tratta di un progetto pilota avviato a febbraio in Campania grazie al contributo di IFEL Campania e promosso da UCID Campania, Unione cristiana imprenditori dirigenti, che hanno avviato una collaborazione in favore del sistema produttivo campano con un’intesa siglata dalla Presidente di UCID, Stefania Brancaccio, e dal Segretario di IFEL Campania, Angelo Rughetti. Patrocinato da ANCI Campania e Unione Industriali di Napoli Re-Europe intende sostenere un metodo condiviso per avviare progetti di sviluppo coerenti con gli obiettivi prefissati dall’Unione europea e con le priorità del programma Next Generation EU.

Obiettivo del progetto, ideato e sviluppato dalla società innovativa ComingUp, è supportare le Pmi e gli enti locali nell’analisi di fattibilità tecnica ed economico-finanziaria di progetti e fornire gli strumenti necessari per accedere a finanziamenti nazionali e internazionali creando allo stesso tempo una rete di alleanze sul territorio. Un metodo per mettere in campo azioni che abbiano le potenzialità necessarie per avviare una rete di supporto tecnico operativo per lo sviluppo del territorio, di cui possano beneficiare le istituzioni di governo per destinare le risorse e le scelte allocative per ridurre il divario delle aree territoriali e potenziare la coesione economica e sociale.

Giovani laureati delle Università Parthenope, Federico II e degli studi di Salerno, insieme a personale di piccole e medie aziende campane e dei comuni di Bacoli, Gragnano, Lauro, Palma Campania e Montesarchio sono i partecipanti attualmente impegnati con entusiasmo e motivazione nella prima fase del percorso che li porterà ad acquisire competenze e tecniche indispensabili.

Professionisti, funzionari regionali ed esperti in materia di progettazione, gestione delle risorse e degli strumenti di investimento e valutazione dei progetti provenienti da istituzioni come Cassa depositi e prestiti, Banca europea degli investimenti, Sace, Ministero dell’Economia e Finanze e Agenzia per la coesione territoriale si sono messi a disposizione per dare il loro prezioso contributo all’interno dei corsi attraverso testimonianze e seminari. Un programma fitto per approfondire i temi della progettazione europea, programmazione regionale e nazionale, gli strumenti a garanzia e le prossime opportunità di finanziamento fino a sviluppare capacità di creare network tra i soggetti del territorio in modo da dare una forza alle iniziative locali e renderle attuabili mettendo insieme diverse competenze e visioni di sviluppo.

Un percorso che vede coinvolte dunque un gruppo eterogeneo di persone con background ed esperienze molto diverse e che al termine di questa prima fase di formazione faranno esperienza sul campo lavorando in team attraverso “cellule di progettazione” a supporto tecnico e operativo di aziende ed enti locali campani.

Re-Europe, primo corso in europrogettazione certificato in blockchain in modo da attestare con certezza l’intero percorso, rappresenta una possibilità importante per diffondere sul territorio opportunità di innovazione sociale e imprenditoriale e per creare nuove opportunità professionali per i giovani in un’ottica di costruzione di reti sinergiche e rapporti di collaborazione strategici.

*Partner & President di ComingUp

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