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Punti di Facilitazione Digitale: attivati il 66% degli sportelli previsti, oltre 52mila cittadini già supportati

di Annapaola Voto

Al 9 maggio 2025 i Punti di Facilitazione operativi (è stato erogato un servizio digitale) sono 166 (165 Punti di facilitazione fissi e 1 itinerante), a fronte dei 175 censiti, e rappresentano il 66,4% del target previsto pari a 250 Punti di Facilitazione. In tutte le province è stato raggiunto almeno il 50% del target previsto; nella provincia di Salerno è stato ampiamente conseguito il target. Oltre la metà dei Punti, 92 punti sui 166 pari al 55,4% del totale, sono ubicati presso i Distretti Sanitari, le Aziende Ospedaliere o le sedi amministrative delle ASL; a seguire, gli Istituti scolastici che ospitano 36 Punti (il 21,7%), i Comuni presso cui sono ubicati 15 Punti (il 9%), le Università campane e Fondazioni ITS Academy che ospitano 11 Punti (il 6,6%) e i Centri per l’Impiego che ospitano 8 Punti (il 4,8%).

I cittadini che hanno fruito di un servizio digitale sono complessivamente 52.788.

La maggioranza dei cittadini facilitati sono donne (il 51,4% del totale); circa un cittadino facilitato su due (il 48,5% del totale) ha 55 anni e più mentre i giovani adulti di 18-29 anni rappresentano il 10,6% dei cittadini facilitati. Le donne di 55 anni e più sono il gruppo più numeroso, circa un quarto (il 24,5%) del totale dei cittadini facilitati.

Gli accessi ai servizi sono 87.683, il 21,3% del target fissato a 411.000. Le prime sei categorie di servizi pubblici digitali, che pesano per il 75,9% sul totale dei servizi richiesti dai cittadini, sono:

  • i servizi sanitari presenti sul portale “Salute del cittadino della Regione Campania”, che rappresentano il 45,3% dei servizi richiesti dai cittadini, di cui il 33,9% servizi sanitari diversi dal Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e l’11,4% l’accesso al Fascicolo sanitario elettronico;
  • il 14,9% delle richieste dei cittadini sono riconducibili all’utilizzo dei Sistemi di pagamento elettronico;
  • l’8,9% all’utilizzo dell’AppIO;
  • il 3,4% è relativo all’accesso all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) per il rilascio dei vari certificati;
  • il 3,4% all’utilizzo di piattaforme di partecipazione (social).

Rispetto alle cinque aree del framework DigComp 2.2, la maggioranza dei servizi erogati ricade nell’area “Comunicazione e collaborazione” con una percentuale che si mantiene stabilmente intorno al 57%; seguono i servizi riconducibili all’”Alfabetizzazione su informazioni e dati” che rappresentano circa il 32% e i servizi relativi alla “Sicurezza” con l’8,2% (la percentuale è in calo rispetto ai primi due mesi di attività). Residuali le quote per le altre due aree.

Alla data del 9 maggio sono contrattualizzate 105 unità. Rispetto alla componente di genere e a quella generazionale, sono 49 le donne contrattualizzate (il 46,7%) e 51 i giovani under 35 anni (il 48,6%). Tali quote sono in linea con la previsione di destinare una quota pari almeno al 30% delle assunzioni necessarie per l’esecuzione del progetto sia all’occupazione giovanile sia all’occupazione femminile[1].

[1] La previsione è inserita alla pagina 36 del PNRR ed è disciplinata dall’art 47 del decreto legge n. 77/2021 e dalle “Linee guida per favorire la pari opportunità di genere e generazionale, nonché l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità nei contratti pubblici finanziati con le risorse del PNRR e del PNC”, contenute nel DM 7.12.2021.

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